Oggi ho cominciato la giornata imparando qualcosa, anzi sto stando imparante qualcosa. Ti racconto. Appena desto vado ad aprire le finestre per dar luce alle piante che vi stanno accanto e cui non faccio mancare nemmeno la prima luce delle sei ; dopo qualche minuto sento volare un moscone, io mi credea ; cerco e invece vedo uno strano volatore, per me, mai visto in tanto d’anni, dal volume di una mosca, livrea di una vespa o di un’ape, una sacco di lanugine, e un gira e rigira intorno alla begonia che vive lì alla finestra. In altri termini : invece di sbattere il capo contro il vetro come fanno anche le vespe, questa gira e rigira biondina, quasi avesse altri scopi da quello di tornare all’aperto. Dopo breve tentativo di lasciarla uscire, vedo che niente, si è aggrappata al residuo passito di un fiore della begonia e lì sta apppesa come una bacca. Stacco quel residuo e lo metto all’aperto. Dopo un po’ constaterò che l’insetto se n’è ito. Chiamo subito mio figlio giardiniere ed esperto di insetti per chiedere: Sìrfide, mi replica al text. Così apprendo da Wikipedia che i Sirfidi – Il giorno dei Sìrfidi avrebbe potuto essere un titolo di fantascienza primi sessanta, come l’ omosono, il giorno dei trìfidi – che i Sìrfidi sono tra i più importanti e voraci mangiatori di afidi delle piante e, altro punto a loro favore, tra gli impollinatori i più svegli e capaci, altro che ; che vivono i sirfidi in colonie transumanti, che possono coprire senza cambi alla guida chilometri e miriametri, insomma una meraviglia tra le tante che testimoniano gli innumeri processi di adattamtento al pianeta di altrettatno innumeri viventi compresi i virus e, ahimè i bipedi eretti, gli eredi di Neanderthal che siamo. Leggendo della complessa natura dei Sirfidi ho provato di colpo un’infinita riconsocenza per quanti nel tempo hanno spesso l’esistenza, parlo degli entomologi, a osservare, catalogare e differenziare queste creature piccole, modeste, ben costruite e utilissime : i Sìrfidi.
Poi ho pensato ai dìtteri senz’ali e del tutto infestanti che hanno rivòtato, mangia che ti mangia, il cesso del cremlino e senza utilità, se non il profitto della loro specie divoratrice, né soprattuto vergogna. Ché se davvero avessero voluto farla finita non sarebbero andati per niente, quegli ottantasette per cento, a votare. Lui, il regino di picche, sarebbe stato lì lo stesso a godersi salsicce e cavoli cappucci sul suo tavolo di lacca bianca brianzola, ma almeno senza consenso e invece. (Già detto lo ripeto tra parentesi: se non ti va una guerra spari agli ufficiali ; lo fecero gli uomini-contro della grande guerra, basta essere d’accordo in tanti come suggerì Remarque in Niente di nuovo ; e questo vale anche per i palestiniani, per chi ti pare, per gli israeliani per esempio).
Sono pertanto contento perchè alle elezioni europee, tristo evento, non andrò a votare per mancanza di alternative ai meloni ; che, oggetivamente, da un punto di vista di sordida quanto squisita ragione politica, sono gli unici da votare, stante la populaglia orrenda di parte avversa ma non troppo, anzi poco e che nemmeno riesce ad esprimere il candidato presidente di una regione che Metternich avrebbe faticato a localizzare sul suo mappamondo, tanto è larva di mosca. Insomma se non (ti)va quello che offre il mercato passi oltre. Non serve? Non importa : che io compri le pere da questo o quel banchetto è male e non minore, se le pere sono brutte e cattive, ma così, sai, per tenere aperti i mercati e i commercianti càmpino. Campano campano perchè ditteri, ma che si lasciano al contrario impollinare, ce n’è mille e mille di milioni i cessi da vòtare. Amen e tanti saluti a ssoretə.

Due estati fa mi capita alle 6 del mattino sul terrazzo piantumato del posto in cui mi trovo una specie di calabrone, anzi no, una specie di libellula grande come un uccello, pungiglione al vento come obelisco fallico ed eliche ad elicottero.
Preso dal terrore, segnalo subito alla “Società di Sorveglianza degli Insetti” SSI l’avvistamento a distanza di un millimetro da dietro il vetro della portafinestra.
Insomma, dico a questi Sorveglianti che, con buona probabilità, trattasi di Calabrone Gigante Asiatico ovvero Vespa mandarinia, detta così per via degli occhi a mandarino, e che distando in linea d’aria un chilometro dall’aeroporto locale sarebbe pure assai probabile che l’esemplare provenisse dalla stiva un uno di quegli aerei Jumbo.
I sapienti interpellati mi rispondono con una flemma immorale asserendo che terranno in considerazione la soffiata anche se l’animale citato non sarebbe ancora presente sul territorio occidentale.
Amici miei: non lasciamoci raggirare da questa calma apparente: questa vespaccia è il fardello d’oriente, con a capo imputazioni quali umanicidio, animalicidio, crudeltà, occultamento, tentato umanicidio, lesioni gravose, cannibalismo, atti osceni e via discorrendo.
Cose che voi umani non potreste immaginare e non siamo in Pecore Elettriche.
Qui parliamo di uno degli insetti più feroci del pianeta, altro che orsi molestati da bipedi.
Queste pervertite ti vengono a prendere sul pianerottolo, sotto la doccia, si dice addirittura che si annidino sotto i cuscini per colpire i malcapitati nel sonno, senza diritto di replica.
Dittatoriali.
Brutte bestiacce, le suddette, buone solo per i feticisti delle zampette: con queste non basta la paletta schiaccia mosche, servono fucili da caccia a canne mozze.
Sono l’evoluzione degli insetti occidentali ovvero la dimostrazione che anche gli altri animali, se evolvono come l’ominide, possono essere squallidi figuri.
Si cibano dei loro simili senza pietà: altro che quelle povere operaie addette alla produzione dei dolciumi di cui vado ghiotto con orgoglio.
Signori, gli insetti come gli umani possono essere dolci come miele o pericolosi come il veleno.
Non lasciamoci impressionare dalle perfette fattezze aerodinamiche, dai colori sgargianti e dal rombo dei loro motori: certi insettacci sono predatori infestanti e andrebbero equamente giudicati per i loro reati perché capaci di intendere e volere.
Ci credete se vi dico che quelle vespe mandarine le hanno trovate pure nei frigor, all’interno dello scomparto frutta?
Non c’è scampo nemmeno per i vegetariani!
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Mi scompiscio
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