Mi par proprio che tutti i mali vengono per nuocere

Il giorno 1 di Agosto, sarebbe stata la data che avrebbe fatto scattare le ennesime tariffe (del) ricatto americane. Ricatto ; la data è stata spostata a muzzo ma, mais vous m’en direz des nouvelles. Il mondo allibisce, credo anche la Svizzera (+39% ¿ su cosa, sul cioccolato? sui Baume & Mercier ?) e credo che i finanzieri di tutto il mondo uniti  si grattino la pera e schiaccino tasti di transazioni alla io speriamo che me la cavo ( non ho letto il Sole24 in merito ma…).

 L’Europa, ah l’Europa, qualunque cosa si possa intendere con questo termine così ondivago quanto vaghe ma devastanti sono le onde dei sentimenti nazionali e nazionalistici, sovranisti, populisti, fascisti del fascismo globale che sia detto è un dato antropologico prima che politico, parole di Massimo Recalcati che qualche stima merita, l’Europa mani in alto ( lo ha detto Francesco Costa del Post) e Fantoccia fronte al megagalattico : grazie com’è umano lei. Tra Trump e l’imperatore di Star wars c’è solo una differenza : l’uno è frutto di un fantasticare non tanto lontano dal reale, come sempre, il secondo è frutto, in percentuali uguali, di una concreta demenza senile, che a me pare conclamata,  e di un’officina mentale ricca a dismisura ( e perciò stesso deviante e deviata) ma da Club House di Monza, da Canottieri Lecco, da burraco e barracuda ( attrezzi da pesca n.d.r.) : quello, quella quelli ci derubano, quelli tutti delinquenti, quelli in galera e butta la chiave, quelli signorini, quei gay, quei di colore, quei balordi, e a casa mia comando me e quei lì tutti commiunisti e crucifige crucifige che, pronunciato in americano è irriconoscibile ma vale lo stesso. È insomma tutto l’armamentario, l’écume della reazione,  americana e globale, la schiuma d’onda di  una percezione perversa del mondo : in quanto banda di peccatori da cui solo loro, i buoni, i pii, gli evangelici in abbonamento annuale, si salvano. Si salvassero da sé, porco mondo. E invece no, da veri cristiani, imbracciano la croce e al pari dei conquistadores di ogni tempo, ahi ahi, stanno conformando il mondo a un loro modello unico e intanto, per farsi capire, per far capire che Trump come tutti gli uomini veri e cristiani non è vero che sotto la panza ha una pistolina di otto millimetri ma un Howitzer trainato da 155, ebbene intanto fanno firmare trattati che sono quattro passi sul capestro, giusto per vedere l’effetto che fa la corda, penzoloni ma non ancor al collo. 

 Tariffe ricatto. Non lo dico io che per capire le cose ho solo l’ascolto di voci che ritengo autorevoli, un pelino di senso critico, qualche nozione di storia e geografia e un’intelletto  logico che  tempo addietro era messo benino, oggi è vero fatica epperò mi pare funzioni lo stesso. Non lo dico io, è nozione in circolo che si tratti di ricatto e quel che è peggio è, ma nemmeno un tentativo, una pratica dichiarata per asservire il mondo a una visione unica, in funzione anticinese è l’ipotesi razionale, cioè la più blanda ; ma si tratta di pura voluttà di potenza, la stessa degli Al Capone, degli Hoover,  uguali con badge differenti, dei Provenzano ( del resto si guardino le facce lombrosiane dello staff trumpiano così simili a quelle losche e fosche dei tinti d’ogni tempo e paese). A molti piace però. Così, nel parlamento italiano e nella testa di Meloni & camerati pare che ci sia qualcosa da trattare nell’ambito di questa stagione del ricatto. Ah bè è un modo di fare, di essere, di pensare, tra banditi, che tutto si possa mediare molto italiano, molto Cassibile, molto, la guerra continua, molto siamo con le le-pezze al-culo-però ; però ha infettato Bruxelles, e  questa turpe storiella esemplifica assai bene l’anima europea di oggi, la storiella del poveraccio napoletano che smarchetta e smarchetta, s’arrangia e campa ma ogni volta, affacciabocconi e in balia dell’acquirente che  se lo sta  ohoh ohuhuhahahehehehahhhhh, a quello, con interrogazione ambigua, dice, scusate, ma ‘o ricchione siete sempre voi, è ‘o vero. 

C’è in tutto ciò, mi è stato fatto notare, c’è un altro sentimento perverso in ballo. Che l’acquiescenza è riconoscenza ; ma indecente, replico io,  nei confronti di quelli che a tutti gli effetti, gli europei,  forse  con l’eccezione dei nordici nordici, mostrano di considerare dei buoni padroni : gli americani.  Dei padri padroni, in banda ; il tale Mark Rutte, ha fatto l’Edipo senza vergogna e non in setting analitico. Una banda paternalista e patriarcale  che non distingue finalmente tra generi, tuttƏ buonƏ per il waterboarding tariffario, oggi ti affogo, domani ti tiro su e via così. Finché non hai più fiato e fai quello che ti si dice.  Ah bè ma poi l’imperatore si fa una giocatina a golf come succedaneo della confessione. E si calma per un po’ fino alla prossima. Noialtri sempre gambe in aria e palettate di lidocaina cloridrato ( Luan, anestetico locale per ispezioni anali e vaginali), altro che mani, in alto. Senza dignità. Senza intelligenza. Servi persino senza furbizia. Questo, vuoi che io noti,  perché gli americani ci hanno salvato a suo tempo, è ‘o vero, gli americani hanno mollato la pelle qui in Europa, è ‘o vero, hanno fatto il piano Marshall, sì sì, gli americani, e allora domandati, domandati quali americani  ci salvarono :  americani poveri, forse gli americani di Furore, americani di colore anche se bianchi. A prescindere dal fatto che è un sentimento biblico ( e peraltro coranico) quello che non distingue lo ieri dall’oggi, così che Gerico come Gaza, oggi  i loro eredi, di quegli americani, riuniti come spesso gli eredi in una banda, oggi  ci hanno dichiarato guerra ; contro questi dopo ottant’anni ci troviamo  in guerra, non contro i poveri resti, le memorie nei cimiteri alleati. Ma non lo si vuole ammettere. Bon, vous m’en direz des ruines.

p.s. https://www.ilpost.it/2025/08/02/svizzera-dazi-stati-uniti/

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About dascola

P. E. G. D’Ascola Ha insegnato per 35 anni recitazione al Conservatorio di Milano. Ha scritto e adattato moltissimi lavori per la scena e per la radio e opere con musica allestite al Conservatorio di Milano: Le rovine di Violetta, Idillio d’amore tra pastori, riscrittura quet’ultima della Beggar’s opera di John Gay, Auto sacramental e Il Circo delle fanciulle. Suoi due volumi di racconti, Bambino Arturo e I 25 racconti della signorina Conti, e i romanzi Cecchelin e Cyrano e Assedio ed Esilio, editato anche in spagnolo da Orizzonte atlantico. Sue anche due recenti sillogi liriche Funerali atipici e Ostensioni. Da molti anni scrive nella sezione L’ElzeMìro-Spazi della rivista Gli amanti dei libri, diretta da Barbara Bottazzi, sezione nella quale da ultimo è apparsa la raccolta Dopomezzanotte ed è in corso di comparizione oggi, Mille+Infinito
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2 Responses to Mi par proprio che tutti i mali vengono per nuocere

  1. azsumusic's avatar azsumusic says:

    Beh, cristianismi da malavitosi che si definiscono tali poi guarda che lupara. Cristiani da crociate, da inquisizione. E dico: se ci dichiarassero davvero guerra, anche quella commerciale, saremmo spazzati via in un pico secondo. Bluffano, giocano d’azzardo. Il mestiere che dalla lupara diventa il lupo di Wall street. E visto che le alternative non sono così allettanti, a patto che qui non si voglia diventare delle complete nullità, dico: abbuffiamoci. Sennò ci aspetta Gulag o il Lao-gai.

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