Cancel Depardieu

Un manipolo di coraggisoi artisti di peso ha espresso in Francia tramite pubblica lettera il suo sostegno all’attore Depardieu, scorporato (e ce ne vuole vista la mole) dall’uomo Gérard. La cito in coda ma in sintesi la lettera dice che le accuse a Depardieu, pesantine, di perversione in pratica,  sono nonsense, un attacco bavoso all’arte, un woke, un cancel-culture.  È ovvio che non si può sapere che delitti abbia o no commesso Gérard Depardieu nella sua vita recente o passata, né si può sapere se sotto il suo ben nasone si nascondono  De Sade o  M il mostro di Düsseldorf ( e chissà se l’attore Peter Lorre amava il sesso con le salamandre). Ovvio che è possibile, io stesso, vegetariano accanito, ficco le dita nelle cosce dei polli per ammanirli a mia moglie carnivora ;   le serie thriller mie predilette ( due per tutte, in Netflix : la francese Pax Masselia e l’islandese Trapped) mi entusiasmano  più è alta la loro densità di morti ammazzati ; e non vedo l’ora di vedere la polizia abbattere il malamente e ci provo gusto ; proprio gusto,  nessuna carità cristiana anche perché non sono cristiano e della carità non ho mai avuto il dono. Voilà al giorno d’oggi dovrei essere crocifisso solo per questo. Ma alla mia crocifissione non verrebbe nessuno, a parte mia moglie e i figli.

Tornando a Depardieu, ma anche Woody Allen o Spacey o chi ti pare, osservo per prima cosa che queste accuse riguardano la sfera sessuale e quindi al mio odorato sanno subito di bigottismo, di Salem, di abbrusciate la strega. Le streghe come si sa almeno dal tempo di  Jules Michelet, La sorcière ( 1862), sono esistite solo nella fantasia di sadici pederasti in pectore e misogini forsennati  in saio o porpora. Osservo che per i reati commessi dalla chiesa cattolica nei figuri delle sue gerachie alte e basse , da decenni per non dire secoli, di queste o di quelle associazioni furìche si è acceso molto ma molto minore sdegno che per le colpe  vere o fantastiche degli attori ( novelle streghe), ira poca mi pare, veemenza nemmeno tanta ; pacata anche delle vittime, forse frastornate ancora dalle violenze subite dai buoni padri, i quali tutti dopo un po’ di purgatorio tornano, se non del tutto almeno in parte, ad esercitare il loro mestiere naturale : i prevaricatori ; e tra l’uomo e la sua professione il punto di sutura non si vede perchè  tra l’uno e l’altro c’è pura sovrapposizione ; eppure le buone madri continuano a mandare i pargoli al catechismo e strillano dai microfoni di ProVita. Del resto tutti a Dubai a parlare di clima e stracciarsi le vesti ( com’è giusto) mentre povere donne e oppositori di un regime come solo in Russia, arrostiscono in prigione o aspettano la grazia, se mai arriverà, dell’inturbantato in comando. Osservo anche, e poi la pianto di osservare, che quanto è vero che nessuno – tranne il papa, i vescovi, Putin e il suo esercito, Hamas, Al Sisi, gli ayatollah, la totalità dei sergenti e colonnelli africani – che nessuno è superiore alla legge per nessun motivo e quindi nemmeno se è un mostro sacro del cinema, un faro di intelligenza interpretativa, un bulldog della cultura mondiale, tanto i fatti dimostrano, dopo anni di linciaggio a mezzo stampa e senza prove in puro stile Alabama, che sia Allen che Spacey sono stati legalmente prosciolti in tribunale. Per Spacey, meno noto e meno ricco di sicuro di Depardieu, il linciaggio ha significato la perdita del lavoro che sa fare egregiamente bene: per chiunque, attore o orologiaio perdere il lavoro è forse la più grave delle ferite. Allen è tra color che son sospesi nell’indignazione pop : quella che ti urla dietro à la lanterne ( lo sai no il grido popolare durante il terrore, in Francia per l’appunto).

Va bene, tutta questa slungagnata per dire poco. Depardieu è un attore enorme quanto è enorme l’uomo. L’attore ha costruito una fortuna con la sua abilità, talento, genio. L’uomo ne ha goduto. È possibile che prima o dopo abbia elaborato un senso di onnipotenza ( gli uomini fanno di queste stupidate) di essere al di sopra e al di là di ogni legge di convivenza, giustizia e compassione. Può darsi. In attesa che un tribunale esamini le prove e giudichi  l’uomo, se questo poi risulterà colpevole mi dispiacerà perché un’artista verso l’altro, il se stesso che accompagna i figli a scuola, avvia la lavapiatti e va al supermercato, ha delle responsabilità. Eluderle significa sporcare l’artista. Intanto, per quel che vale, mi aggiungo ai 50 quanti sono, in difesa dell’attore Depardieu.

© Le Figaro 25/26 dicembre 2023
«N’effacez pas Gérard Depardieu» : l’appel de 50 personnalités du monde de la culture https://www.lefigaro.fr/vox/culture/n-effacez-pas-gerard-depardieu-l-appel-de-50-personnalite…

L’acteur Gérard Depardieu, en 2018. THIERRY ROGE / AFP
TRIBUNE – Alors que l’acteur est mis en examen pour viols et agressions sexuelles et que ses propos diffusés dans «Complément d’enquête» ont suscité l’indignation, plusieurs personnalités, parmi lesquelles Nathalie Baye, Pierre Richard ou Carla Bruni appellent à ne pas se substituer à la justice et à permettre à ce «géant du cinéma» de continuer à jouer.
Nous sommes artistes, écrivains et producteurs de cinéma. C’est à ce titre que nous nous exprimons ici. Nous ne souhaitons pas entrer dans la polémique, et laissons la Justice faire son travail. Gérard Depardieu est probablement le plus grand des acteurs.

Le dernier monstre sacré du cinéma. Nous ne pouvons plus rester muets face au lynchage qui s’abat sur lui, face au torrent de haine qui se déverse sur sa personne, sans nuance, dans l’amalgame le plus complet et au mépris d’une présomption d’innocence dont il aurait bénéficié, comme tout un chacun, s’il n’était pas le géant du cinéma qu’il est.
Lorsqu’on s’en prend ainsi à Gérard Depardieu, c’est l’art que l’on attaque. Par son génie d’acteur, Gérard Depardieu participe au rayonnement artistique de notre pays. Il contribue à l’histoire de l’art, de la plus haute des manières. Il fait partie de cette histoire, et continue de l’enrichir. Pour cela, la France lui doit tant. Le cinéma et le théâtre ne peuvent se passer de sa personnalité unique et hors normes. Se priver de cet immense acteur serait un drame, une défaite. La mort de l’art. La nôtre.
Nous souhaitons rappeler tout le bien que cet homme nous a fait, toute sa vie durant. Aussi bien à nous, artistes, qu’à tant de spectateurs. Un grand film, ce n’est tout de même pas rien. Faire entendre la langue de Molière, de Marcel Aymé, de Bernanos, de Marguerite Duras ou celle de Peter Handke comme personne, cela compte, non ? Contribuer à faire rayonner le cinéma de Truffaut, de Pialat, de Ferreri, de Corneau, de Blier ou de Bertolucci dans le monde entier, c’est tout de même quelque chose ! Nous souhaitons, pour le bien du cinéma et du théâtre, le voir prêter son âme, son physique et sa voix unique aux œuvres qui l’attendent encore. Souvenons-nous combien il fut merveilleux, il y a seulement trois ans de cela, de le voir entrer magistralement dans l’œuvre de Balzac sous la direction de Xavier Gianolli. Et lorsqu’il a prêté sa profonde délicatesse aux chansons de Barbara… Nous le pensons du fond du cœur, nous ne pouvons et nous ne voulons pas nous passer de lui.
Quoi qu’il arrive, personne ne pourra jamais effacer la trace indélébile de son œuvre

Signataires : Benoit Poelvoorde (acteur), Nathalie Baye (actrice), Carole Bouquet (actrice), Jacques Dutronc (chanteur), Charlotte Rampling (actrice), Nadine Trintignant (réalisatrice et écrivaine), Yvan Attal (acteur et réalisateur), Jacques Weber (acteur), Bertrand Blier (réalisateur), Emmanuelle Seigner (actrice), Roberto Alagna (chanteur), Michel Fau (acteur et metteur en scène), Victoria Abril (actrice), Dominique Besnehard (acteur et producteur) Carla Bruni (chanteuse), Pierre Richard (acteur), Clémentine Célarié (actrice), Gérard Darmon (Acteur), Rudy Ricciotti (architecte), Christophe Barratier (réalisateur), Arielle Dombasle (chanteuse), Francis Veber (réalisateur), Patrice Leconte (réalisateur), Brigitte Fossey (actrice), Boualem Sansal (écrivain), Charles Berling (acteur), Yannis Ezziadi (acteur et auteur) Philippe Caubère (acteur), Vincent Perez (acteur), Myriam Boyer (actrice), Antoine Dulery (acteur), Afida Turner (chanteuse), Paolo Branco (producteur), Jean-Marie Rouart, de l’Académie française (écrivain), Josée Dayan (réalisatrice), Joel Seria (réalisateur), Bernard Murat (metteur en scène), Serge Toubiana (Critique de cinéma et ancien directeur de la Cinémathèque française), Catherine Millet (écrivaine), Jacques Henric (écrivain), Stéphanie Murat (réalisatrice), Marie-France Brière (productrice et réalisatrice), Daniel Humair (musicien et peintre), Judith Magre (actrice), David Bélugou (décorateur de théâtre), Marie Beltrami (styliste), Tanya Lopert (actrice), Jean-Claude Dreyfus (acteur), Chiara Muti (actrice), Jean-Marie Besset (auteur dramatique), Stéphane Druet (metteur en scène), Christine Boisson (actrice), Karine Silla-Perez (actrice et réalisatrice), Myriam Boisaubert (poète), Lilian Euzéby (artiste peintre), Marion Lahmer (actrice).

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About dascola

P. E. G. D’Ascola Ha insegnato per 35 anni recitazione al Conservatorio di Milano. Ha scritto e adattato moltissimi lavori per la scena e per la radio e opere con musica allestite al Conservatorio di Milano: Le rovine di Violetta, Idillio d’amore tra pastori, riscrittura quet’ultima della Beggar’s opera di John Gay, Auto sacramental e Il Circo delle fanciulle. Suoi due volumi di racconti, Bambino Arturo e I 25 racconti della signorina Conti, e i romanzi Cecchelin e Cyrano e Assedio ed Esilio, editato anche in spagnolo da Orizzonte atlantico. Sue anche due recenti sillogi liriche Funerali atipici e Ostensioni. Da molti anni scrive nella sezione L’ElzeMìro-Spazi della rivista Gli amanti dei libri, diretta da Barbara Bottazzi, sezione nella quale da ultimo è apparsa la raccolta Dopomezzanotte ed è in corso di comparizione oggi, Mille+Infinito
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1 Response to Cancel Depardieu

  1. azsumusic's avatar azsumusic says:

    A vedere le statistiche europee, una persona su due risulta infedele nei rapporti di coppia. Qui parliamo del sesto comandamento. Atti impuri. Potrà mai giudicare qualcuno una società sporca per quanto corrotta?

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