Non lo so. Scrivo questa nota con l’augurio che qualcuno mi voglia contraddire da tanto mi annoio ogni giorno da me allo specchio, al constatare che vorrei, sono pronto dal 1964 a vivere come in quel mio tema quasi vincitore di un concorso lombardese, in un Europa dove i chirurghi operano a distanza, i treni sfrecciano, le foreste forestano e il parlamento è Eurpèpèo e basta : espressioni geografiche nazionali tabula rasa ; e invece eccoci qui in attesa che qualche somaro serbo o ungherese o ceco ( non ne avessero mai passate a sufficienza) a non parlare or dei franchi or dei sanniti che poco ci manca, decida di far fuori qualche arcidìacono di Brussella così che oilì eilà alalà tutti in trincea la meglio gioventù a soddisfare alleanze pubiche. Schifo e noia, schifanoja o schifani. Gran bella merda.
Allora : ho ascoltato le parole della signora Segre, prive di ambiguità sul fascismo. Poi su istigazione di mia moglie, che mi dice astratto dalla materia vile di cui è fatta l’informazione nazionale, ho leggiucchiato, con vivo e vibrante boh, del caso Fanpage. Non ho guardato i video ; li immagino ché sono nuovi per i fessi e per i concorrenti di 4matrimoni; chiunque abbia una certa età e un livello critico di senso critico i Sieg heil e vival-buce li ricorda benissimo, ah ah signora mia, a Milano fuori dal MSI (di Almirante, il repubblichino non l’attore, che alle Tribune politiche di Bernabei sfoggiava i suoi dico agli amici del PCI), e poi i Caradonna (→) e i picchiatori truzzulenti in via Mancini angolo XXII Marzo (che non si legge icsicsii) appostati come le vedette dei narcos o della camorra; c’è chi ha visto i saluti romani ai funerali di Annarumma – proletario in divisa – al suon di I-ta-lia repeat without fading e che quindi si sente il mutante di Bladerunner–I’ve seen things you people wouldn’t believe.
Stante che questi sono gli epifenomeni, come dici tu, di un paese geneticamente fascista, leggo però che nessuno si stupisce del flirting tra fasci ed ebrei (ma il definirsi tali, consento al mio modo analitico di percepire, è in sé una dichiarazione razzista) ; nessuno si stupisce, e da una lettura superficiale dei files più che altro evinco che il neo, inteso anche per grain de beauté, di FDIsz è di essere non fascista ma antisemita ; ovvero allora : confessati, fai abiura, abbracci un rabbino meglio se capo, e sul fascismo si può anche sorvolare e persino, chi lo sa, qualche scranno in più, no? Non lo so, fantastico adesso, ma una cosa che ho sempre affermato [( in una occasione anche in faccia di quei giovani attivisti sionisti, comparse che da noi negri anziani della produzione si facevano portare il cestino ai tempi del film Fratelli d’Italia? – ahi le premonizioni del mio sfortunato amico Barezzi –, film dal quale una bellissima street dance di feroce sarcasmo antifacha dei miei allievi, fu “estirpata” in edizione dal produttore Jarach (con la Kappa) e dai censori del CEDEC (→)] ho sempre affermato che alla comunità ebraica italiana diffusamente il fascismo sembrò una brutta roba solo nel ‘38, come se la brigata mussolina saltasse fuori out of the blue a rompergli i panieri con tutte le uova dentro.
Non sto a dire ma dico di quel mio parente circonciso ( a Trieste austriaca si potevano avere parenti di ogni tipo) antenato e antemorto, che nel ventennio gambali, orbace, gymna da camera e sabati fascisti( mon père mi raccontava) ma poi al momento buon per lui su su per il camino, non so se in Risiera o altrove. Insomma l’occasione per i fasci è offerta adesso di sconfessare non il fascismo e il suo lato coerente nazista, che è loro proprio e che è pure evil al contrario di dottrine pensate, non dall’arroganza scotomica padrona, ma da intellettuali intelligenti come Marx e affini su su fino ai Rosselli e Spinelli quale riscatto dalla miseria, dall’ignoranza, dal pregiudizio, dall’ingiustizia( un peccato la loro manipolazione da parte di natural born killers) ma cattolicamente, il solo razzismo e il solo antisemi ; poi tutti assolti: potete governare Fratelli d’Italia! Mais, ne touchez pas à Nethagnam. Mi spiegai?

Mancano intellettuali di destra che diano dignità e forse credibilità a certe bandiere.
Durante il ventennio fascista italiano il governo di allora si circondò delle migliori figure nei diversi ministeri, nell’istruzione, nell’economia come nelle infrastrutture e nella giustizia.
Con metodiche certo discutibili fu dato un forte slancio a un paese pressoché analfabeta, dipendente da un’agricoltura di sussistenza, attanagliato da guerriglie locali con ampio spargimento di sangue.
Questi studiosi oggi mancano perché è stato fatto credere alle masse che una politica alternativa a quella considerata giusta per morale avrebbe riportato inevitabilmente agli stessi esiti nefasti di un tempo.
La morale in oggetto fu costruita inizialmente in buonafede, sulla paura giustificata di un ritorno al passato, ma tal rischio concreto subì già dagli anni ’80 il sorpasso da parte del consumismo.
Difatti, se da decenni le persone votano in numero sempre minore da ogni parte del mondo più sviluppato è perché quasi tutte le persone di questi luoghi stanno abbastanza bene da non dover dare troppa fiducia in qualcuno o qualcosa che sia differente dal denaro.
Trovo quindi che in tempi recenti ci sia una certa malizia e cattiva fede da parte dei media moralizzatori nel sostenere tesi discutibili sui rischi di certe politiche, considerando l’umano come totalmente avulso dalla realtà in cui vive.
Peraltro, a suffragare tale tesi vi sono decine di guerre contemporanee sviluppate dal 1945 a oggi praticamente solo nei paesi sottosviluppati.
Se non si considerano le condizioni iniziali, sopratutto la fame, che è il principale anello di rottura nella psiche per la parte degli istinti, si nega tutto quanto le scienze sostengono in riferimento a cosa è l’uomo.
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Il disinvolto fading del fascismo nacque prematuro, ma salvato dalla benedizione dell’amnistia (cattolicissima) togliattiana. I “ragazzi della Xª” ce la fecero a tornare lisci a casa, Almirante stette ascoso per un paio di annetti e poi fu beatamente chi fu. Il sustain dell’Olocausto è eterno: risuona e deve risuonare per quel che si sospetta legge naturale e quindi in stato di innegabilità: benissimo l’innegabilità, ma non la trasformazione in grimaldello e men che meno l’amnesia sulle cause pertinenti. Dove è finita la logica? D’altra parte non è insolito il percorso da negazione (ed auto-negazione) di una tragedia a conclamata dolenzìa tardiva a lungaggini nell’identificare i perché/percome/per chi fino al succitato disinvolto fading “rap/pacificante” . Però con fioritura di monumenti e giornate dedicate. Basta che la nave vadi…
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No further answers your honour
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purtroppo non sono solo gli orientali d’europa, ma i big che si/ci avviano al disastro
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Hmm mi scuso, è vero ma ho voluto stare nel nostro piccolo😵💫🤣😱
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i testi di Kundera appena pubblicati da Adelphi avevano previsto tutto… e infatti li ho usati nel mio Microliti
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Sì, microlìti fa sentire sussulti di catastrofe
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