Mi spiace offuscarmi da me il post ultimo scorso. Però urge la materia. Sarà corto ma ostia ieri sera, qui a Lecco figurati però, anche se le chiese sono chiuse, le famose chiese chiuse, tutti a messa dopo le otto di sera ché pel lecchese ogni santo desco fiorito d’occhi di bambini è un altarino, pués ieri sera sarei andato sereno sereno a qualsiasi manifestazione pro Flotilla. Qualcuno deve pur incazzarsi per l’arroganza degli arroganti in comando, per l’acquiescenza mondiale, la prona ubbidienza ai ghiribizzi della pirateria, di Israele nella fattispecie : si assalta barchi altrui, arresta, deporta. Bìbidi bàbidi bù con la erre moscia. Atti di guerra. Tale è. L’amico Azsomusic mi ha scritto che dovremmo andare in video incappucciati, lui e me, a denunciare che il re è nudo. Ebbene qui, da questo desktop si dice che il re nemmeno è nudo ma depilato, un porno-attore con un ridicolo coso in perenne semierezione, semi, da viagra, tra le gambe. La normalizzazione del fascismo internazionale non è nemmeno contrabbandata. Scivola nei tubi dell’acqua, è normalità accettata, di fatto riconosciuta. Di preciso come il gangsterismo, la mafia. Pane, per noi che lo abbiamo, quotidiano. Ministero della pirateria estera e ministeri della pirateria interna per carceri modello-lager e contravvenzione di stato come modello sociale. La borghesia come banda Bassotti. E allora viva chi ieri sera si è preso la briga di scorrazzare per le piazze. Un modesto atto di rivolta tanto per far capire che non si inghiotte tutto e di tutto come delle succulente pornostar. Punto.
p.s. Se la polizia non fosse fascista dovrebbe solidarizzare con i dimostranti, invece srotola il red carpet ai tacchi a spillo di Calamity Jane.

Non vedo l’ora, eheh.
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