Un lavoro qualunque

Una cosa attira l’altra e le due dame passeggiano per comprare e per passeggiare, perché questo è il loro lavoro. Esse passeggiano e si dondolano a tempo con le belle borsine piene dei loro desideri acquisiti, arrancano sotto il peso dei loro importanti deretani, deretani in seduta plenaria, e intanto regolano il mondo come dev’essere da oggi a domani per l’eternità. Non ci arriveranno, lo sanno ma se ne dimenticano e sincronizzano il mondo su una loro idea di senza tempo, parziale e ottuagenaria.
Così risulta che preferisce il sussidio invece di cercarsi un lavoro qualunque, dice la più pesante e più bassa di statura delle due alla compare; chi dovrebbe cercarsi un lavoro qualunque non si sa, ma si intuisce dalla declinazione spregiativa di sussidio, lavoro e qualunque, essere qualcuno che a Madame dovrebbe fare il piacere  di cercarselo quel  lavoro qualunque, un lavoro senza storia dunque e senz’altra motivazione che non sia quella di smetterla di minacciare il paesaggio di Madame il cui lavoro di comprare e passeggiare non dovrebbe essere sciupato da persone che non si cercano un lavoro qualunque, alle quattro del pomeriggio. Se poi spaccasse una vetrina, questo qualcuno e qualunque, madame non ci si potrebbe specchiare più e forse perderebbe il senso dell’orientamento e dell’identità e della sua eternità. Sarebbe un peccato non potersi specchiare a ottant’anni nella stessa vetrina, in carrozzina. Spinta da qualcuno che ha trovato un lavoro qualunque.

Madame promène son cul sur les remparts de Varsovie/Madame promène son coeur sur les ringards de sa folie…Tandis que moi tous les soirs/Je suis vestiaire à l’Alcazar

Jacques Brel_Les remparts de Varsovie_1977

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About dascola

P. E. G. D’Ascola Ha insegnato per 35 anni recitazione al Conservatorio di Milano. Ha scritto e adattato moltissimi lavori per la scena e per la radio e opere con musica allestite al Conservatorio di Milano: Le rovine di Violetta, Idillio d’amore tra pastori, riscrittura quet’ultima della Beggar’s opera di John Gay, Auto sacramental e Il Circo delle fanciulle. Suoi due volumi di racconti, Bambino Arturo e I 25 racconti della signorina Conti, e i romanzi Cecchelin e Cyrano e Assedio ed Esilio, editato anche in spagnolo da Orizzonte atlantico. Sue anche due recenti sillogi liriche Funerali atipici e Ostensioni. Da molti anni scrive nella sezione L’ElzeMìro-Spazi della rivista Gli amanti dei libri, diretta da Barbara Bottazzi, sezione nella quale da ultimo è apparsa la raccolta Dopomezzanotte ed è in corso di comparizione oggi, Mille+Infinito
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