Suprematismo
Kazimir Severinovič Malevič (in ucraino: Казимир Северинович Малевич?, in polacco: Kazimierz Malewicz; Kiev, 23 febbraio 1879 – Leningrado, 15 maggio 1935)
A margine della tragedia fresca fresca con ricche illlustrazioni a colori, lascio un’osservazionei di puro ordine estetico. Qui come sai non si parla di politica per non sporcarsi la lingua.
Guardavo le immagini di santi elicotteri che aspergevano con la variante moderna dell’olio bollente chissà che obbiettivi nazisti nascosti tra gli alberelli di un boschetto ucraino, e poi – devo dire strazianti al solito al mio occhio straziato ma come sempre queste immagini – quelle dei vecchini avvolti nel piumone a barbellare su un trozzo di cemento saltato via da chissà dove; de’ bimbi che giocano al riparo della metropolitana tra madri allocchite, dei divani sfondati, delle miseria quotidiana che appartiene a tutti noi e che basta un colpo di carro a eliminare dalla storia personale, che è poi tutta la storia possibile, ( quella dei duchi e dei condottieri è solo utile a configurare il patire degli altri mentre i coglioni carogne implorano il mio regno per un cavallo: Pigliatelo stronzo, il cavallo se sei capace) Poi della vecchia che poverella stringe in fronte uno di quei crocifissi ortodossi che sembrano segnali di passaggio a livello: e lo sono, Au delà, le déluge. Dio permette di tutto, è liberale. Fine del pippotto. Dissolvenza rapida a nero e…
… nel buio all’improvviso parte la voce di una donna arrapata da un pistone e da un pistola che rucùla, Hai mai vissuto un’esperienza così intensa. L’oggetto è la ( ma si dice IL nei migliori bar dalla Brianza a Gela) nuova Alfa Romeo. Pubicità.
Ehi bro, ti rubo un commento che mi hai lanciato, Non capisci un cazzo: è la vita che va avanti, lo scho mast go onn. L’ improntitudine, poi, è propria dell’ “automotive”. Dalla produzione di motori da 180 hp che ti permettono di affrettarti proficuamente da una coda ad un ingorgo, alla proposta di suvozzi da città (cm 450×170) che ti permettono di “have the feeling of the town”, o qualcosa del genere (Dacia, mi pare, ma non è importante: ce n’è per tutti). L’ inesorabile e fondamentale inquinamento generato dalle automobili è quello fisico-dimensionale.