18 Agosto 2021

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Su cui di cui non si può parlare occorre tacere, scrisse Ludwig Wittgenstein nel suo Tractatus logico-philosophicus( 7, pag 82. Einaudi), trattato scritto pare in trincea durante la prima guerra mondiale. Trattato che è una sorta di Talmud. Roba da muro del pianto. Benché abbia provato, non ci ho mai capito nulla o molto poco, tranne qualche detto senza contraddetto, tipo, La morte non non è evento della vita, la morte non si vive ( 6. 4311/80 ibidem) Ho l’acume infatti più che l’intelligenza di un gatto; e la zampetta: afferro ciò che capisco al volo; ovvero che mi passa come lampo o nube per la testa e se va. Sono incapace di sofia ed ecco perché non me la filo. E poi anche a capirlo ‘stu Wittgenstein, citarlo sembrerebbe sfoggio di erudizione… ma non è così. La frase è solo pertinente con questo blog che non sa che cosa dire visto che dire comporta quasi sempre un non sapere. Come dicono a Roma infatti, se si sa, Mmacche tte lo dico a ffa’.

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About dascola

P. E. G. D’Ascola Ha insegnato per 35 anni recitazione al Conservatorio di Milano. Ha scritto e adattato moltissimi lavori per la scena e per la radio e opere con musica allestite al Conservatorio di Milano: Le rovine di Violetta, Idillio d’amore tra pastori, riscrittura quet’ultima della Beggar’s opera di John Gay, Auto sacramental e Il Circo delle fanciulle. Suoi due volumi di racconti, Bambino Arturo e I 25 racconti della signorina Conti, e i romanzi Cecchelin e Cyrano e Assedio ed Esilio, editato anche in spagnolo da Orizzonte atlantico. Sue anche due recenti sillogi liriche Funerali atipici e Ostensioni. Da molti anni scrive nella sezione L’ElzeMìro-Spazi della rivista Gli amanti dei libri, diretta da Barbara Bottazzi, sezione nella quale da ultimo è apparsa la raccolta Dopomezzanotte ed è in corso di comparizione oggi, Mille+Infinito
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