Si vòtano i cessi

Sono andato a votare. Sono andato controvoglia. Sono andato a votare come capita in questo paese  di far atto di presenza a un funerale cattolico; dove il prete non conosce il defunto, i canti sono informi ululati, le parole gomma da masticare ( ma già masticata) e l’edificio stesso uno sconcio. Mi sono detto amen. Aristocratico? Sì. Lo stesso è la politica. Un funerale cattolico e/o una trovata mefistofelica – che peraltro in Faust di Gounod è proprio tale. La politica va bene a Goebbels. E infatti. Lascio da leggere qui https://www.pangea.news/paul-valery-saggio-dittatura/

About dascola

P.E.G. D’Ascola ha insegnato per 35 anni recitazione al Conservatorio di Milano. Ha scritto e adattato moltissimi lavori per la scena e per la radio e opere con musica allestite al Conservatorio di Milano: "Le rovine di Violetta", "Idillio d’amore tra pastori", riscrittura di "Beggar’s opera"di John Gay, "Auto sacramental" e "Il Circo delle fanciulle". Sue due raccolte di racconti, "Bambino Arturo e il suo vofabulario immaginario"" e "I 25 racconti della signorina Conti", i romanzi "Cecchelin e Cyrano" e "Assedio ed Esilio", tradotto questo anche in spagnolo da "Orizzonte atlantico". Nella rivista "Gli amanti dei libri" occupa da molti anni lo spazio quindicinale di racconti essenziali, "L’ElzeMìro".
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2 Responses to Si vòtano i cessi

  1. azsumusic says:

    Se ci fosse una legge elettorale applicante il solo sistema proporzionale, staremmo a parlare di altro. L’ampia maggioranza di chi ha votato va da un’altra parte. C’è da chiedersi, semmai, dove fossero quelli che parlano di tutela della democrazia, delle minoranze, nel momento in cui venne scelto di approvare il sistema maggioritario e la soglia di sbarramento. Vedendo, poi, da chi giungono tali riforme, mi pare che il tutto risulti ancor più paradossale.

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    • dascola says:

      … che il LUTTO risulta ancor più paradossale. È come hai detto. Ora sedersi ad aspettare il peggio: l’occupazione del paese.

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