Prendo con le molle dovute quanto vado considerando da un pezzo però, come sempre qui, mi azzardo a dire qualcosa, direi per sconforto, angoscia e depressione, non certo per il gusto accademico di rendere noto il pensato; perciò prendi le tue molle anche tu e poi ci sapremo dire. Tuttavia mi pare che, con mezzi di informazione imparagonabili a quelli di oggi, al suo tempo Tolstoj intuì e argomentò che battaglie e guerre, di là dalle più o meno ben dotte e motivate valutazioni degli osservatori militari e storici e politici, si vincono o si perdono perché così deve andare: in sintesi Napoleone, il de-cuius di Guerra e Pace, ad Austerlitz fu caso dai, e poi idem. Abilità sì forse nel cogliere la palla al balzo, ancorché di cannone. Non credo che sia del tutto così come più o meno Tolstoj aveva in mente, ma mi pare che oggi, appunto solo ad essere molto informati e molto edotti in faccende militari si possano sostenere tesi a vantaggio o a sfavore di questo o quel belligerante. Il resto è ben infornata consolazione nel dire che I Russi non hanno-non sanno-non sono capaci e comprensibile timore panico di fronte a un evento, l’invasione dell’Ucraina, che non può non destare timore, terrore persino, abbattimento (fastidio od occasione di ridicola rivincita elettoralistica per molti, almeno qui in Itaglia). La minaccia atomica è la meno minacciosa delle minacce, in quanto per definizione soluzione finale tanto per gli urbi che per gli orbi. Assumere nel caso la responsabilità dell’innesco e delle detonazione poco importa dal momento che sappiamo tutti che non c’è via d’uscita a questa opzione che, se intesa militare e diffusa, lo è dal punto di vista di un derattizzatore che sbocconcelli le sue esche avvelenate pensando di poter seguire le orme del mitico Mitridate re del Ponto. Il Ponto(eusino) era il mar Nero ai tempi dei tempi e quindi chi sia il collega antico di Mitridate ha da essere chiaro. Vabbè. Senza conoscere è vero tutta la ricetta del minestrone ma per farla breve, le osservazioni inducono me, ma credo altri vagamente affini di pensiero, a temete che l’Ucraina è persa. Leggo stamane sul NYT ( guardare per credere)che è già pronto un piano di evacuazione totale di Kiev, se la situazione energetica dovesse catafottersi. Ecco a me basta questo. Senza nulla togliere alla capacità di combattimento ( al valore e motivazione) ucraina, mi vien fatto di osservare che come hanno fatto più volte nel corso della loro storia militare, i russi arretrano, arretrano, mandano al fronte una bella massa di carne da cannone, ripiegano in Bielorussia, aspettano che Kiev imploda, dopo le esplosioni da remoto, e poi passano impuniti la frontiera, si pigliano quel che resta in piedi( buona occasione per i ricementificatori russi) e se proprio hanno voglia non superano l’ideale linea Leopoli-Odessa, così per buttare sul tavolo della pace, pecepicepuceduce, tanto auspicata dai paciosi nostrali, quel po’ di territorio utile a chiamarsi col vecchio nome di Galizia o che so. Ucraina no, l’Ucraina non deve esistere mi pare proprio che sia chiaro a Putin e credo alla gran massa dei russi che, dispiace dirlo sono una massa, o peggio una folla beata e gnorante al guinzaglio oggi come ieri di una banda di sdilinquenti da cui vengono carezzati come picciotti, e loro contenti dei piccioli che il capobastone, più bastone che capo, loro distribuisce: finché c’è hamburger c’è Russia. Del resto l’Itaglia è un’espressione culinaria. L’America casca dentro sé stessa pare assodato e manca poco. Quanto ai succitati pacciani, oops pacifisti, è encomiabile l’ardire, la fierezza con cui hanno addobbato il carro al vincitore e ci stanno ballando la rumba sopra prima ancora che il vincitore sia dichiarato dall’inutile grulla, ossia l’ONU. Veri sportivi da bar, come ogni vero sportivo o, come mi è capitato già di dire, pacifisti col culo degli altri. Amen, scriveva Nietzsche quando non ne poteva più.
-
Recent Posts
Archives
- May 2023 (7)
- April 2023 (9)
- March 2023 (4)
- February 2023 (6)
- January 2023 (6)
- December 2022 (4)
- November 2022 (8)
- October 2022 (3)
- September 2022 (4)
- August 2022 (3)
- July 2022 (8)
- June 2022 (4)
- May 2022 (6)
- April 2022 (4)
- March 2022 (6)
- February 2022 (6)
- January 2022 (4)
- December 2021 (3)
- November 2021 (7)
- October 2021 (5)
- September 2021 (5)
- August 2021 (3)
- July 2021 (3)
- June 2021 (4)
- May 2021 (7)
- April 2021 (3)
- March 2021 (3)
- February 2021 (4)
- January 2021 (4)
- December 2020 (5)
- November 2020 (5)
- October 2020 (5)
- September 2020 (3)
- August 2020 (3)
- July 2020 (8)
- June 2020 (4)
- May 2020 (7)
- April 2020 (8)
- March 2020 (5)
- February 2020 (7)
- January 2020 (7)
- December 2019 (7)
- November 2019 (8)
- October 2019 (6)
- September 2019 (4)
- August 2019 (7)
- July 2019 (13)
- June 2019 (10)
- May 2019 (12)
- April 2019 (10)
- March 2019 (11)
- February 2019 (9)
- January 2019 (5)
- December 2018 (6)
- November 2018 (4)
- October 2018 (9)
- September 2018 (6)
- August 2018 (3)
- July 2018 (6)
- June 2018 (7)
- May 2018 (6)
- April 2018 (4)
- March 2018 (5)
- February 2018 (5)
- January 2018 (4)
- December 2017 (3)
- October 2017 (2)
- August 2017 (1)
- May 2017 (2)
- April 2017 (3)
- March 2017 (5)
- February 2017 (3)
- January 2017 (3)
- December 2016 (5)
- November 2016 (2)
- October 2016 (3)
- September 2016 (1)
- August 2016 (3)
- July 2016 (3)
- June 2016 (5)
- May 2016 (6)
- April 2016 (4)
- February 2016 (6)
- January 2016 (8)
- December 2015 (9)
- September 2015 (2)
- August 2015 (3)
- July 2015 (4)
- April 2015 (1)
- March 2015 (1)
- February 2015 (2)
- December 2014 (2)
- November 2014 (1)
- October 2014 (1)
- September 2014 (2)
- August 2014 (1)
- July 2014 (1)
- June 2014 (1)
- May 2014 (1)
- April 2014 (1)
- January 2014 (1)
- December 2013 (1)
- August 2013 (3)
- July 2013 (6)
- June 2013 (6)
- April 2013 (2)
- March 2013 (1)
- December 2012 (1)
- November 2012 (5)
- October 2012 (3)
- September 2012 (2)
- July 2012 (2)
- June 2012 (1)
- April 2012 (1)
- March 2012 (1)
- February 2012 (1)
- January 2012 (2)
- December 2011 (2)
- November 2011 (4)
- October 2011 (3)
- September 2011 (7)
- August 2011 (4)
- July 2011 (3)
Categories
Blog di Pasquale D’Ascola
Blog di Pasquale D'Ascola is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 3.0 Unported License.-
Join 818 other subscribers
LOG IN
-
La mia proposte elettorale: ricerca scientifica. Ricerca 24h/24h, 7gg/7gg, 365gg/365gg . Televisioni, giornali, WWW, libri, infestati di saggi e articoli, di ricerca, in tutti gli ambiti, dalle materie scientifiche a quelle umanistiche. Tutti i soldi disponibili sul pianeta verranno affidati ai ricercatori. Così avremo tolto ai giovani il problema del lavoro e quello della pensione. Basta vecchi rappresentanti di aziende con bilanci disastrati nei settori più obsoleti, come quelli della ferraglia da offesa. Bandita l’esistenza di qualunque fabbrica della Guerra. I prodotti della guerra verranno fusi per creare pentole, padelle, cucchiai, forchette e coltelli, oltre che parti di mezzi di trasporto ed elementi per infrastrutture ,da destinare ai paesi senza una lira (a gratis). Verranno ammessi solamente studi di difesa passiva che non possano oltrepassare i confini nazionali. Denuclearizzazione totale, in modo che qualche fanatico di psicanalisi non possa più alimentare paure inconsce tra i popoli. Questo solo una sintesi del “Manifesto del Mondo”.
LikeLike
Come non essere d’accordo? La spesa militare corrente per l’Italia è di 26 miliardi all’anno. Credo che la cosa si commenti da sé
LikeLiked by 1 person
Una parola sola converrebbe a un discorso razionale: basta. Grazie per questo articolato quanto utopico commento. A giudicare dalle strade la domenica sera l’umano pare averci gusto ad ammazzarsi ovvero a correre senza scopo altro che correre. In fondo come i bambini che appena imparano a camminare si buttano… e cadono. Mio zio di Barletta amava intercalare i suoi discorsi con un bel: cùpet.
LikeLiked by 1 person
Con la differenza che i bambini, quando corrono, lo fanno, anche se inconsapevolmente, per il piacere di sentire il proprio corpo che funziona, come tutti i cuccioli. Gli umani che corrono in auto per strada, a bordo dei loro orrendi suv – che non a caso sono la versione civile (?!?) di mezzi militari- zigzagando tra una corsia e l’altra o rischiando lo speronamento viaggiando a 130/40 chilometri orari a un paio di metri di distanza dall’auto che li precede, lo fanno sostanzialmente per prevaricare, per dimostrare prepotentemente la propria superiorità nella presunta abilità di guida. L’OMS dichiara il bel numerino di 1.350.000 morti all’anno, a livello mondiale, per incidenti stradali. Cifra che, moltiplicata per 5, fa 6.750.000, cioè circa un terzo dei morti della grande guerra e circa un nono della seconda guerra mondiale. Diciamo che è l’equivalente di una guerra, se non mondiale, comunque di vaste proporzioni. Tanto per fare un paragone la guerra in Vietnam ha fatto 58.000 morti tra gli statunitensi e da mezzo milione a 4 milioni tra i vietnamiti. Le cifre di questi ultimi presentano una forbice così ampia perché pare non esistano dati ufficiali da parte dei vietnamiti. Comunque la cifra più bassa è circa 10 volte quella degli statunitensi ( a proposito del faro delle libertà e della democrazia e della sua ferma convinzione della necessità di fermare le mire imperialiste dell’autocrate russo ). Niente di nuovo sotto il sole, tranne che il cupio dissolvi della specie umana pare sia in intensificazione. Non credo che serva dire basta. Il basta arriverà da sé quando le risorse del pianeta saranno esaurite e gli umani si combatteranno ancora come vecchi pugili suonati
LikeLiked by 1 person
LikeLiked by 1 person
Spesso mi capita, varcando il confine di un Comune, di leggere, sul cartello stradale che ne fornisce il nome, la scritta “…..Città per la pace”. Stranamente non ho mai trovato la scritta “….Città per la guerra”. A meno che tutti i Comuni che non dichiarino di essere per la pace non siano implicitamente per la guerra. Ciò per dire che il termine pace – al pari di passione, emozione, felicità, ecc. – è talmente abusato da essere svuotato di un significato che induca le azioni necessarie a conseguirla o a mantenerla, la pace. Al di là del fatto che nessuna persona, intesa paradossalmente avulsa dal proprio contesto socio-politico-culturale-storico, credo non si auguri, nelle proprie prospettive di vita, la guerra, resta però il fatto che, da sempre – e ancora oggi – gruppi di umani hanno esercitato ed esercitano il proprio dominio su altri gruppi di umani. E ciò ha comportato e comporta distruzioni, massacri e genocidi: appunto guerre. D’altronde il tanto osannato Occidente, baluardo della difesa delle libertà e della democrazia contro l’oscurantismo autocratico e liberticida dell’Oriente, non ha una fedina penale tanto pulita: tralasciando le due guerre mondiali, la distruzione della civiltà Maja, Azteca e Inca, la conquista non certo pacifica dell’Africa e dell’India, recentemente la guerra in Irak e in Afganistan, per non parlare della dottrina Kissinger per merito della quale sono stati favoriti, a partire dal Cile, tutti i golpe militari nel Sud America, e stendiamo un velo pietoso sulle “stragi di Stato” di casa nostra. Per venire quindi alla guerra Russo-ucraina, sembra che il pendolo della Storia stia favorendo l’Oriente, con Russia ed Iranche mostrano ed usano i muscoli e la Cina che, grazie alla sua civiltà millenaria, sta sornionamente a guardare e si limita ad esercitare il proprio dominio sul resto del mondo a livello economico-commerciale. Non entro nel merito delle ragioni di questa assurda guerra perché non ho sufficienti elementi di conoscenza delle sue origini. A costo di passare per putiniano, visto che ciò accade ogni volta che si adombrano dubbi sul personaggio di Zelensky e sulla sua limpida fede libertario-democratica (dov’è e che fa il Parlamento ucraino? esistono partiti o forze politiche che non siano allineate alle decisioni del governo? fino a che punto la fiction di cui il nostro era protagonista e nella quale prendeva forma la forza politica che rappresentava e che ha mantenuto lo stesso nome nella realtà ha dei nessi di causa-effetto con la situazione politica ucraina?), tra due parti in conflitto, raramente il torto sta da una parte sola. In particolare, le formazioni militari ucraine filo-russe e quelle ultranazionaliste tipo il Battaglione d’Azov si fanno guerriglia dal 2014, dopo la dimenticata strage di Odessa, con buona pace, appunto, della comunità internazionale. E allora? Infine un’ultima considerazione: l’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, capo di stato maggiore delle forze armate italiane, esclude che la guerra russo-ucraina si possa risolvere manu militari, e forse il nostro di cose militari ne sa
LikeLike
Mi pare che l’ammiraglio appunto con la sapienza che io non ho l’abbia detta giusta. Per il resto, ho parlato di paura per paura: oggi tornando da Milano a Lecco alle sei ho osservavo una volta di più la follia delle code per tornare da un week end di rilassatezze che si estinguono sulla frizione, il correre per correre, le furbizie al volante e tutte le perigliose amenità viarie che arrichiscono di incidenti a volte disastrosi le strade. E a tutto questo non c’è soluzione razionale: ovvero non la si cerca. C’è mi pare una parola, un imperativo facile da usare e difficile da perseguire: Basta.
LikeLike