Ok Boomer

Tu sai che la stampa nazionale per me… étte saluto. Sai anche che tendo a sentirmi a Lisbona e non in esilio, quello è il pane nazional quotidiano, ma in pace: senza conoscerla, ho scritto anche un raccontino, a suo tempo, Lisboa Oriente, diciamo sulla stazione centrale della città. Apparve in una raccolta (La vita ai Tempi del Covid) a cura dell’editrice Orizzonte atlántico. (ma pare non più disponibile in Amazon). Amen e arrivederci.

Nella mia opinione il Post è il quotidiano italiano, solo online, per stile e carattere più simile ai tre che leggo e stimo di più ovvero El País, il Guardian e il New York Times. Il Post è ricco di iniziative (la rassegna stampa di Francesco Costa, Morning, ogni mattino alle 8 è di gran valore) e, tra le più recenti, trovo così ben concepita e così scritta con devozione alla scrittura, la lettera settimanale di Michele Serra, Ok Boomer. Ben oltre il giornalismo è una pagina, e non striminzita, che interroga. Ricca di domande che interrogano, per dirla con Lacan, quello. E in questi tempi adatti ai profeti e ai santoni e di ecumenismo forzato fin dentro tra le radiografie vaticane, mi pare che porre e proporre questioni sia un esercizio inusuale eseguito con gran classe. Vabbè Serra è noto per questo ma qui nel Post è un altro Serra. Molto più pilota del pilota Nazzari. Suggerisco di leggere la lettera di oggi che, per l’appunto, tocca un tasto piuttosto dolente (i tasti non dolgono se non ai pianisti alle volte ma insomma si dice così). Il tasto ribattuto è sulla soglia (le soglie) di sopportazione dello stress e/o della frustrazione ( tu ricorderai, avrai letto le amabili sciocchezze sparate in merito da un minestrello della scuola italiana). Non dico altro se non che dulcis in fundo il Serra si è divertito a pubblicare una mia lettera: niente da compartire con il tema di oggi, tutta roba che ho potuto dire per conoscenze pregresse, le solite, l’arte e cose così.

Ok Boomer è una newsletter del lunedì riservata agli abbonati ma con un po’ di ritardo anche i non abbonati ne trovano gli arretrati nella casella Newsletter del quotidiano. https://www.ilpost.it/newsletter/

Tanti saluti

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About dascola

P. E. G. D’Ascola Ha insegnato per 35 anni recitazione al Conservatorio di Milano. Ha scritto e adattato moltissimi lavori per la scena e per la radio e opere con musica allestite al Conservatorio di Milano: Le rovine di Violetta, Idillio d’amore tra pastori, riscrittura quet’ultima della Beggar’s opera di John Gay, Auto sacramental e Il Circo delle fanciulle. Suoi due volumi di racconti, Bambino Arturo e I 25 racconti della signorina Conti, e i romanzi Cecchelin e Cyrano e Assedio ed Esilio, editato anche in spagnolo da Orizzonte atlantico. Sue anche due recenti sillogi liriche Funerali atipici e Ostensioni. Da molti anni scrive nella sezione L’ElzeMìro-Spazi della rivista Gli amanti dei libri, diretta da Barbara Bottazzi, sezione nella quale da ultimo è apparsa la raccolta Dopomezzanotte ed è in corso di comparizione oggi, Mille+Infinito
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