Benché

Benché abbia qualche tremore fronte a Pound, per la sua storia e perché, come si sa, del suo nome si adornano, come di una giberna, quelli dell’omonima casa; quelli lì; egualmente riconosco una certa affinità con queste righine

Meditatio

When I carefully consider the curious habits of dogs
I am compelled to conclude
That man is the superior animal.

When I consider the curious habits of man
I confess, my friend, I am puzzled.

Ezra Pound

About dascola

P.E.G. D’Ascola ha insegnato per 35 anni recitazione al Conservatorio di Milano. Ha scritto e adattato moltissimi lavori per la scena e per la radio e opere con musica allestite al Conservatorio di Milano: "Le rovine di Violetta", "Idillio d’amore tra pastori", riscrittura di "Beggar’s opera"di John Gay, "Auto sacramental" e "Il Circo delle fanciulle". Sue due raccolte di racconti, "Bambino Arturo e il suo vofabulario immaginario"" e "I 25 racconti della signorina Conti", i romanzi "Cecchelin e Cyrano" e "Assedio ed Esilio", tradotto questo anche in spagnolo da "Orizzonte atlantico". Nella rivista "Gli amanti dei libri" occupa da molti anni lo spazio quindicinale di racconti essenziali, "L’ElzeMìro".
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2 Responses to Benché

  1. Massimo Bertola says:

    Caro Pasquale,

    Pound ha anche scritto qualche veloce, inorganico pensiero sulla musica. Credo che di fronte a simili persone (stavo mis-scrivendo personae, che forse sarebbe stato più indicato) si possa ogni tanto sospendere il giudizio perfino in tempi come i nostri, nei quali il giudizio sembra avere bisogno di stare sveglio 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

    Un buon fine settimana,

    Massimo

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    • dascola says:

      Eh sì o si fa come con Céline, che era un genio anche se ha mitragliato di parole gli ebrei; chi non ha letto Voyage au bout de la nuit ha perso qualcosa nella sua vita; che dire di Weininger allora, ebreo antisemita nella vulgata; al contrario c’è Israele che censura, la rete d’accordo, ma anche ogni opinione come quella di Saramago e Chomsky sulla politica di Israele, politica che si ammanta di filatteri e usa il manganello, e qualcosa di più forte, il militarismo del fascismo genetico che nutre gli stati; che dire poi del bando a Wagner che per lo meno, dovrebbe essere assolto per non aver commesso il fatto. Sai che Nietzsche chiamava tutto ciò e con amabilità francese, filisteismo. A noi vigili non resta che, forse piangere, ma no battersi.

      La battuta di Allen però, ogni volta che ascolto Wagner ho il desiderio di invadere la Polonia, è divina.

      Grazie per il commento, stai bene.

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