LO STRANIERO…Riassumiamo ora dicendo che la parte della tecnica di acquisizione e della tecnica di scambio per compravendita e della tecnica mercantile e relativa all’anima, in breve la compravendita di insegnamenti e di discorsi concernenti la virtù, costituisce la seconda manifestazione della sofistica
Platone_Il Sofista, XI*
Dato il dirompente successo editoriale dell’ignoranza, dell’a mé mé piace del gusto, della sua assenza elevata a potenza di sintassi, della puerilità osannata, dell’adolescenza a-termine, si suggerisce qui di seguito un catalogo minimo di letture per i tempi del marketing, del potere e della comunicazione sociale. Digests ancora da scrivere ma nel dialetto angliano corrente, facili, interattivi, comprensibili a tutti, specie agli analfabeti, costruiti intorno a frasi elementari da completare a giudizio dell’utente, sia egli dottore in scienze dell’alimentazione o il suo autista. Leggibili ovunque, in freccia rossa e freccia bianca, in autoblù, métro e mètro. Seguiti da alcuni semplici consigli per i più piccoli al fine di raggiungere e possedere nella vita il giro-vita, farla franca e farsi la franca. Prezzo, che come si sa è consigliato, 99 eurocents cadauno. Eccone qui alcuni titoletti, in ordine sparso, tanto l’alfabeto non lo ricorda nessuno.
- Piccoli doni
- Piccole dome
- Piccoli doni crescono
- Vai col vanto
- Anna in carriera
- Un cuore scampolo
- La vita prega
- Mò be God
- Il vecchio e la mora.
- Di pace in guerra
- La commedia d’Ivana
- Le promosse spese
- Il ponte sul fiume Mai
- Alla ricerca del tempo per dirlo
- Addio a Barni
- La feccia nera
- I ragazzi della via PIL
- Ivanhoe & Co. Maneggi
- Cime spettinate
- Gorgogli senza pregiudizi
- Diletto e mi sbrigo
- Le relazioni onerose
- Trattatoria Merulana, pasticci
- E le stelle se la fanno guardare
- Una gita a Fano
- La repubica
- Salamanché
*a cura di Beatrice Bianchini_Armando editore.Roma, pag.70
L’elenco è divertente, denota notevole verve dello scrivente, ma c’è, latente, il problema che non sian pochi coloro i quali non distinguono il titolo sarcastico da quello autentico; ma non importa, e poi hanno il fascino irresistibile della copia mal riuscita; ricordo un orrendo giubbotto in similpelle che mi comprarono quando avevo quindici anni, era una satira del vero giubbotto di pelle, perfetto per me, imitazione brofolosa del bel ragazzo dal ciuffo in sù; grande pasquale, sei un artsta, probabilmente è quasi una maledizione per te, ma sei un artista
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Oh là là caro amico, hai orecchio, eh sì, e sensibilità ma questo si capisce da quello che pensi. Quasi no, sì una maledizione ma sai perché,no, non te lo dico, non te lo dico. Lo avevo scritto ma ho premuto il tasto fine del mondo, cioè di ritorno e ho cancellato.Sono cose dolorose che è meglio lasciare diluire nel sonno. Per il resto, che importa. Sai, nemmeno Hemingway; pretendeva di essere letto dalla massaia etc etc, hmm dubito proprio che la massaia etc etc. lo abbia letto e abbia capito non il senso ma dove sia il paese in cui il protagonista combatte in Addio alle armi, nonostante i periodi brevi e i tanti punti. Il mondo è viziato dalla televisione dall’orrendo giornalismo meteorologico che abbrutisce proprio perché stuzzica la non volontà di capire dei più, e sai che non si tratta delle masse sotto pagate ma in larga misura dei campioni della classe dominante egemone. Spedisci questo post a Briatore o alla Salamanchè e vedrai che non riderà, il 99% di quanto è scritto risulterebbe incomprensibile. Peraltro un noto nome del teatro , Pier Luigi Pizzi, mi disse un giorno che per l’arte ci vuole coraggio e la determinazione di imporre il gusto, non il proprio, IL GUSTO, questa è la condizione. Noi altri ci si deve intanto consolare di pensare come Bach di scrivere a maggior gloria di dio. Anche se non ci si crede, come, me, anzi proprio per questo. Mi spiegai? O come disse Gesù a sua mamma, Mi piagai?
TI abbraccio e ringrazio dal profondo del cuore della tua comprensione. Si vive per quello.
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Ciao Pasquale..confesso che mi sono piegata dalle risate a leggere tutto, titoli soprattutto…seppure si tratta di riso sarcastico e purtroppo amaro..Ma in fondo ci possiamo solo ridere sopra., Grazie per la condivisione
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Cara Mariangela,far piangere è più facile che far ridere; dunque grazie, sono riuscito là dove non arrivo con facilità. Perché è vero, si tratta di sarcasmo, forma terroristica dell’umorismo. Forse qui sono riuscito a dosarlo con un zinzino di desolazione. Ciao Mariangela, buon lavoro
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Molto carino …..almeno si sorride…..grazie ancora Antonella
Date: Thu, 30 Jan 2014 10:11:54 +0000
To: antonella.minnucci@hotmail.it
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Bene, grazie Antonella Minnucci. Solo un piccolo sfogo. Il sorriso nasconde. Un caro saluto. Vedrà che cosa sto per mettere nel blog. Vedrà
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