Unti, bisunti e untorelli

 

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Antoine Watteau (1684-1721) L’imbarco per Cythera, 1719

Ho l’impressione netta che si legga più per confidare e confermare al Narciso i propri deboli pensieri che, al contrario, per rivelare al Boccadoro di non averne e non averne diritto. Il vizio è la profezia. Gesù non si salvò che per mancanza di umorismo. Pigliarsi aggiro per dirla alla fiorentina o per il culo, sommessamente, è il dono che manca a chi di sé facci novella. Cioè propaganda. Acqua e profumo sono opposti antidoti. E Pilato, il romano, ebbe bisogno di rinfrescarsi. È un’impressione né.

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About dascola

P. E. G. D’Ascola Ha insegnato per 35 anni recitazione al Conservatorio di Milano. Ha scritto e adattato moltissimi lavori per la scena e per la radio e opere con musica allestite al Conservatorio di Milano: Le rovine di Violetta, Idillio d’amore tra pastori, riscrittura quet’ultima della Beggar’s opera di John Gay, Auto sacramental e Il Circo delle fanciulle. Suoi due volumi di racconti, Bambino Arturo e I 25 racconti della signorina Conti, e i romanzi Cecchelin e Cyrano e Assedio ed Esilio, editato anche in spagnolo da Orizzonte atlantico. Sue anche due recenti sillogi liriche Funerali atipici e Ostensioni. Da molti anni scrive nella sezione L’ElzeMìro-Spazi della rivista Gli amanti dei libri, diretta da Barbara Bottazzi, sezione nella quale da ultimo è apparsa la raccolta Dopomezzanotte ed è in corso di comparizione oggi, Mille+Infinito
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