
In Gli amanti dei libri
L’ElzeMìro-News – 12 maggio
Idillio toscano-La bimba che mangiava le rose-1a
http://www.gliamantideilibri.it/?p=74028
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Tanti saluti
pasquale edgardo giuseppe d’ascola
L’Elzemiro alla sua tastiera è come si sa illustrazione di Desideria Guicciardini. La direzione della rivista GLi amanti dei libri è sempre della dr.ssa Barbara Bottazzi. Grazie
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About dascola
Pasquale Edgardo Giuseppe D'Ascola, già insegnante al Conservatorio di Milàno della materia teatrale che in sé pare segnali l’impermanente, alla sorda anagrafe lombarda ei fu piccino privato come di stringhe e cravatta dell’apostrofo (e non di rado lo chiamano accento); col tempo di questa privazione egli ha fatto radice e desinenza della propria forzata quanto desiderata eteronimìa; avere troppe origini per adattarsi a una sola è un dato, un vezzo e forse un male, si assomiglia a chi alla fine, più che a Racine a un Déraciné, sradicato; l’aggettivo è dolente ma non abbastanza da impedire il ritrovarsi a Bell’agio proprio tra monti sorgenti dall’acque ed elevate al cielo cime ineguali, là dove non nacque Venere ma Ei fu Manzoni. Macari a motivo di ciò o, per dirla alla Cioran, con la tentazione di esistere, egli scrive; per dirla alla lombarda l’è chel lì.
Messineo! Assente.
Sì, lo so, caro Pasquale, mi allontano spesso e a lungo.
Prometto che la seguirò.
Grazie per l’accoglienza, è un ‘sorriso’ che mi fa bene.
E grazie per avermi appellata “la greca”, io, che Baccante mi sento (verbo posticipato a bella vista! ) ne gioisco!
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Ah Messineo Messineo, lei potrebbe fare di più ma non ha metodo e così l’anno, guardi che è a rischio…
Non prometta ma sappia che avere un lettore sopra le righe a me fa piacere. E dirò di più mi serve.
Ca cetto la greca, tutti grecanici siete laggiù, chi più chi molto chi meno. Baccante è pericoloso però. Evoè.
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Che delicatezza!
Di chi narra e del narrato.
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Eccola la Greca la Tina, ben ritrovata lettora; nessuno mai mi ha detto tanto; e io che contavo molto sulla mia antipatia e cattiveria, c’è una breccia che non porta pia. Leggerà le altre parti, l’ho diviso perché è un poemetto di 5000 parole. Guardi che l’aspetto. Un caro saluto. Psq.
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