
In Gli amanti dei libri
L’ElzeMìro-News – 12 maggio
Idillio toscano-La bimba che mangiava le rose-1a
http://www.gliamantideilibri.it/?p=74028
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Tanti saluti
pasquale edgardo giuseppe d’ascola
L’Elzemiro alla sua tastiera è come si sa illustrazione di Desideria Guicciardini. La direzione della rivista GLi amanti dei libri è sempre della dr.ssa Barbara Bottazzi. Grazie
About dascola
P. E. G. D’Ascola
Ha insegnato per 35 anni recitazione al Conservatorio di Milano. Ha scritto e adattato moltissimi lavori per la scena e per la radio e opere con musica allestite al Conservatorio di Milano: Le rovine di Violetta, Idillio d’amore tra pastori, riscrittura quet’ultima della Beggar’s opera di John Gay, Auto sacramental e Il Circo delle fanciulle. Suoi due volumi di racconti, Bambino Arturo e I 25 racconti della signorina Conti, e i romanzi Cecchelin e Cyrano e Assedio ed Esilio, editato anche in spagnolo da Orizzonte atlantico. Sue anche due recenti sillogi liriche Funerali atipici e Ostensioni. Da molti anni scrive nella sezione L’ElzeMìro-Spazi della rivista Gli amanti dei libri, diretta da Barbara Bottazzi, sezione nella quale da ultimo è apparsa la raccolta Dopomezzanotte ed è in corso di comparizione oggi, Mille+Infinito
Messineo! Assente.
Sì, lo so, caro Pasquale, mi allontano spesso e a lungo.
Prometto che la seguirò.
Grazie per l’accoglienza, è un ‘sorriso’ che mi fa bene.
E grazie per avermi appellata “la greca”, io, che Baccante mi sento (verbo posticipato a bella vista! ) ne gioisco!
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Ah Messineo Messineo, lei potrebbe fare di più ma non ha metodo e così l’anno, guardi che è a rischio…
Non prometta ma sappia che avere un lettore sopra le righe a me fa piacere. E dirò di più mi serve.
Ca cetto la greca, tutti grecanici siete laggiù, chi più chi molto chi meno. Baccante è pericoloso però. Evoè.
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Che delicatezza!
Di chi narra e del narrato.
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Eccola la Greca la Tina, ben ritrovata lettora; nessuno mai mi ha detto tanto; e io che contavo molto sulla mia antipatia e cattiveria, c’è una breccia che non porta pia. Leggerà le altre parti, l’ho diviso perché è un poemetto di 5000 parole. Guardi che l’aspetto. Un caro saluto. Psq.
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