Scoperte

Sopraffatto dalla ridondanza del dire altrui su qualsiasi argomento, convinto che i miei argomenti sono cosa rarefatta più che rara, scopro la bellezza del non voler dire niente, del non appellarmi ad alcuna autorità, persino del non avere niente da dire. Intanto noto che ridursi al poco è come aprire lo stomaco al minimo; una scatola di fagioli e quattro pomodori, olio, gnam.

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Gilbert Sorrentino(1929-2006)

About dascola

P.E.G. D’Ascola ha insegnato per 35 anni recitazione al Conservatorio di Milano. Ha scritto e adattato moltissimi lavori per la scena e per la radio e opere con musica allestite al Conservatorio di Milano: "Le rovine di Violetta", "Idillio d’amore tra pastori", riscrittura di "Beggar’s opera"di John Gay, "Auto sacramental" e "Il Circo delle fanciulle". Sue due raccolte di racconti, "Bambino Arturo e il suo vofabulario immaginario"" e "I 25 racconti della signorina Conti", i romanzi "Cecchelin e Cyrano" e "Assedio ed Esilio", tradotto questo anche in spagnolo da "Orizzonte atlantico". Nella rivista "Gli amanti dei libri" occupa da molti anni lo spazio quindicinale di racconti essenziali, "L’ElzeMìro".
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2 Responses to Scoperte

  1. Tina Messineo says:

    Sono assolutamente d’accordo con lei , caro Pasquale!
    Quasi sempre il desiderio di non dire nulla è così straniante e appagante. Buffo, fra l’altro, che prenda proprio noi che di cose da dire ne avremmo da vendere. Ma il non volerle dire colpisce tutti quelli che non sanno ascoltare facendoli divenire, a loro volta, il nulla che noi (non ) diciamo!
    Bella poesia!
    A presto,caro amico.

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    • dascola says:

      Ma sa Tina, a motivo di ciò è Pasquale D’Ascola che dovrebbe tacere, evitare la tentazione di immaginarsi dicente. L’altro che scrive sta bene, non ha sovrastrutture, convinzioni, non ha niente, solo parole. Vantaggio ineffabile. L’altro si serve di un nome ma non è il suo. Ammesso che suo significhi qualche cosa, pssss quale D’Ascola? Andrebbe eliminato, o lasciato seccare, come si fa con i semi. Sì la poesia è tale. Trovata per caso, non creda che salti fuori da qualche bagaglio culturale. Mi stia sempre bene cara. A presto sì.

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